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Energia
Nell’aria, nella terra, nell’acqua è presente qualcosa di imponderabile intelligenza che coordina e plasma sino a rendere tenace e resistente anche la più piccola forma di materia.
La fisica quantistica ha offerto uno dei contributi più rilevanti per una visione unitaria della realtà, una delle basi olistiche più significative e strutturate, per comprendere quale profonda interrelazione esiste tra ogni elemento fisico (campo-particella) che costituisce l’Universo.
La teoria della coerenza elettrodinamica quantistica ci permette anche di comprendere l’evoluzione in termini unitari, dalle particelle elementari all’organizzazione della vita biologica, l’interazione fra campi di materia e campi elettromagnetici all’unisono, su certe frequenze portanti particolari, con certe relazioni di fase e di coerenza.
Già Robert H. Dicke, fisico di Princeton che fu il primo a rilevare questo comportamento coerente di oscillazioni in fase fra sistemi atomici e campi elettromagnetici, si accorse che questo campo elettromagnetico non veniva proiettato al di fuori del sistema (superradianza) ma rimaneva intrappolato nel sistema atomico (subradianza) e ne garantiva un’evoluzione coerente.
Gli stati fisici più vicini all’esistenza dell’Unità sono gli stati coerenti in cui un’insieme indefinito di "particelle" è descritto da una precisa fase nello spazio e nel tempo, che assicura un comportamento correlato e cooperativo di tutti i componenti (coerenza)
Il campo elettromagnetico intrappolato ha con sé un compagno inseparabile, il "potenziale vettore", quantità totalmente non misurabile nell’ambito della fisica classica ma che, nella teoria quantistica dei campi, influenza la fase di un sistema coerente.
Il potenziale vettore, a differenza del campo, non è intrappolato.
Esso si estende ad una ampia regione circostante, senza trasportare energia ma solo informazioni e modifica la fase dei sistemi coerenti presenti.
In questo modo tra di loro si apre la possibilità di un "dialogo sottile", una comunicazione senza scambio di energia, che coinvolge solo le fasi, difficilmente rilevabili con misure di tipo parcellare.
Quando abbiamo a che fare con più sistemi, esposti a cambiamenti, cominciamo ad avere un insieme di "note" che variano nel tempo.
Non sono più singole ma diventano accordi, voci, messaggi, forse l'archetipo della vita che da un insieme slegato di oggetti individuali ci appare un oggetto che è un "tutto".
Noi di Overtis abbiamo sin dal primo momento condiviso i principi teorici di questa straordinaria visione della realtà della quale anche le piante fanno parte e che come tutti i sistemi viventi dipendono da “leggi” che non sottostanno alle regole quasi sempre imposte dall’uomo, bensì a forze fisiche ultradeboli (campi di informazione) di cui ancora poco conosciamo.